Valentina Marino per SIOF
L’era dell’intelligenza artificiale è entrata nel settore delle vernici, portando con sé il primo pigmento granulare ridispersibile che promette di rivoluzionare l’approccio alla colorazione. Frutto della collaborazione tra l’esperienza secolare di SIOF e l’innovazione di una startup specializzata in AI applicata ai processi chimici, è nato SolidFlow, che sfida le convenzioni offrendo una soluzione che unisce praticità ed ecosostenibilità. Caratterizzato dalla capacità unica di disperdersi nei liquidi con un basso consumo energetico, SolidFlow è un vero e proprio elemento di svolta nel settore. Alimentato da energia rinnovabile, il processo produttivo del pigmento garantisce un impatto ambientale minimo e stabilisce nuovi parametri di riferimento per l’efficienza e la sostenibilità nell’industria dei pigmenti. Per raccontare la storia di SolidFlow bisogna partire un po’ da lontano, perché conoscere la storia della SIOF aiuta a comprendere l’origine del prodotto e le ragioni per le quali è venuto al mondo, qui in Italia e proprio in questo momento. La SIOF è una storica azienda italiana che ha da poco celebrato il secolo di storia. Azienda fondata nel 1923 da tre coraggiosi imprenditori e da allora si è sempre dedicata alla produzione, trattamento e commercializzazione di pigmenti. Il nome evoca in modo chiaro quali pigmenti sono il fiore all’occhiello della SIOF: Società Italiana Ossidi di Ferro. Con due siti produttivi in Italia, l’azienda continua ad essere guidata dalle tre famiglie che ne hanno dato origine, e la quarta generazione è alle porte.